Amiche lettrici e amici lettori, eccoci con una nuova puntata del nostro approfondimento dedicato al benessere termico e al risparmio energetico. In questo nuovo capitolo della serie #LeStorieDelTidraulico, vogliamo raccontarvi una bellissima storia di Bioedilizia. Cosa accade quando tecnologia, comfort e sostenibilità ambientale si incontrano all’interno dello stesso progetto? Scopriamolo insieme!
IL PROTAGONISTA
Siamo ad Osimo Stazione, dove l’Ing. Giovanni Beccacece sta curando la ristrutturazione di un edificio in muratura appartenente alla sua famiglia. Per lui, da sempre, la Bioedilizia è una passione che va oltre la sfera professionale. Adesso è arrivato il momento di sperimentare e toccare con mano soluzioni innovative, da proporre poi ai clienti più attenti ed esigenti dal punto di vista della sostenibilità ambientale e del comfort.
Nasce così l’idea di realizzare il B&Bio: accogliente e naturale, grazie a mattoni e pannelli a secco in argilla, gli isolamenti in canapa e pula di riso, gli intonaci in terra cruda e il vespaio areato in legno di larice, realizzati con le soluzioni Ton Gruppe, azienda leader nel settore della bioedilizia. Senza tralasciare il prezioso lavoro di recupero dei materiali, alcuni già presenti in loco, altri provenienti da fuori: porte antiche, lavandini scavati in gradini in marmo di Carrara del ‘700, pavimenti e cementine, soglie del bagno e della doccia ricavate dal vecchio banco del negozio di ortofrutta che la nonna di Giovanni aveva lì 60 anni prima. Qui tanta bellezza rinasce. E risplende di nuova luce.